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Un prelievo del sangue riconosce il rigetto del cuore

Cardiologia Redazione DottNet | 28/06/2021 11:37

La scoperta grazie a uno studio della Città della Salute di Torino su trenta trapiantati appena pubblicato sul Journal of Heart and Lung Transplantation

Un semplice prelievo di sangue, al posto della più complessa biopsia endomiocardica, consente di riconoscere in maniera veloce e affidabile la presenza del rigetto nei pazienti trapiantati di cuore e di avviare le terapie per combatterlo. La scoperta grazie a uno studio della Città della Salute di Torino su trenta trapiantati appena pubblicato sul Journal of Heart and Lung Transplantation, la più prestigiosa rivista scientifica internazionale di trapianto. "Il dna non si trova soltanto dentro le cellule, ma può essere presente in piccoli frammenti anche nel sangue - spiega Silvia Deaglio, genetista dell'Università di Torino e medico del Servizio di Immunogenetica e Biologia dei Trapianti dell'ospedale Molinette -.

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Nella nostra ricerca abbiamo applicato le tecnologie di analisi del dna libero circolante alla medicina dei trapianti, dimostrando che l'aumento del dna derivato dall'organo trapiantato nel sangue del ricevente è un biomarcatore specifico di rigetto. Il suo aumento è infatti correlato al danno delle cellule del trapianto, causato dalla risposta immunitaria del rigetto".     Lo studio è il frutto della collaborazione di tre strutture dell'ospedale Molinette di Torino: il Centro Trapianti di cuore diretto dal professor Mauro Rinaldi, il Servizio di Anatomia patologica diretto dal professor Mauro Papotti e il Servizio di Immunogenetica diretto dal professor Antonio Amoroso.

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